Il Festival della Canzone Artificiale 2025 non è solo musica e divertimento, ma anche un’occasione per riflettere su temi importanti come l’identità e l’integrazione. E chi meglio di Totò Bashiru può aiutarci in questo compito?
Nella seconda serata del Festival, Totò ci regalerà un’esibizione fuori concorso con la sua “L’Italiano Nero“, una canzone che — udite udite! — si ispira nientemeno che al grande Toto Cutugno.
Ebbene sì, avete capito bene! Preparatevi a un’esplosione di italianità con un pizzico di Senegal, tra melodie nostalgiche e testi che fanno riflettere.
Totò Bashiru: italiano a tutti gli effetti
Totò è un figlio di seconda generazione di una famiglia senegalese. Nato e cresciuto in Italia, si sente italiano a tutti gli effetti. Ha studiato nelle nostre scuole, parla il nostro dialetto, ama la nostra cultura. Eppure, a volte si sente dire “Sei nero, non puoi essere italiano”.
Con “L’Italiano Nero”, Totò — e qui viene il bello — utilizza l’ironia per denunciare i pregiudizi e gli stereotipi che ancora esistono nel nostro paese. Lo fa cantando un inno all’italianità che, siamo sicuri, vi resterà in testa a lungo.
Un inno all’integrazione (e a Toto Cutugno!)
La canzone riprende le sonorità e i temi tipici della musica leggera italiana, con un chiaro omaggio a Toto Cutugno e ai suoi successi. Ma attenzione, non si tratta di una semplice imitazione. Totò usa l’ironia per ribaltare gli stereotipi e affermare la sua identità di italiano nero, fiero delle sue origini e della sua cultura.
“L’Italiano Nero” è un invito a guardare oltre il colore della pelle e a riconoscere l’italianità di chi, come Totò, è nato e cresciuto nel nostro paese.
Siete pronti a cantare e riflettere con Totò Bashiru?
Non perdetevi la sua esibizione al Festival della Canzone Artificiale 2025!