Qualche giorno fa, proprio su questo blog, abbiamo pubblicato un’intervista ad Alex Raccuglia, creativo a 360 gradi e membro storico di Runtime Radio, in cui abbiamo affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, con particolare attenzione agli aspetti creativi.
Ma l’intervista era solo l’inizio. Qualche giorno prima, infatti, avevamo registrato un podcast in diretta su Runtime Radio, approfondendo ulteriormente l’argomento e partendo da un esperimento con il nuovo strumento di generazione podcast di Google: NotebookLM.
Ascolta il podcast:
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Di cosa abbiamo parlato?
In questa puntata di TechnoPillz, il podcast di Alex Raccuglia, abbiamo esplorato le potenzialità e i limiti dell’IA nel mondo dell’audio, con un focus su NotebookLM e le sue implicazioni per il futuro dei podcast.
NotebookLM: la magia (e i rischi) del podcast generato dall’IA
Simone Pizzi, co-conduttore della puntata, ha introdotto NotebookLM, spiegando come questo strumento sia in grado di trasformare documenti in podcast. L’IA analizza il testo, identifica i punti chiave, e genera un flusso audio con voci realistiche e intonazioni naturali.
Per testare le capacità di NotebookLM, Alex e Simone hanno utilizzato la trascrizione di una precedente puntata di Runtime Radio. Il risultato? Sorprendente, ma non privo di difetti.
Un realismo impressionante… con qualche glitch
L’aspetto più impressionante di NotebookLM è la capacità di generare voci realistiche, con intonazioni e pause che simulano la naturalezza del parlato umano. Tuttavia, Alex ha notato alcune imperfezioni tecniche, come micro glitch audio e una tendenza a dare maggiore enfasi all’inizio del testo, a scapito degli approfondimenti successivi.
L’importanza della qualità dei dati
Simone ha sottolineato l’importanza della qualità dei dati forniti a NotebookLM. Un documento ben strutturato, con informazioni accurate e dettagliate, permette all’IA di generare un podcast più completo e interessante. Al contrario, un testo confuso o superficiale si tradurrà in un podcast altrettanto debole.
L’IA non sostituirà la creatività umana (almeno per ora)
Nonostante le potenzialità di NotebookLM, sia Alex che Simone concordano sul fatto che l’IA non è ancora in grado di sostituire completamente la creatività e l’approfondimento umano. La capacità di analizzare criticamente le informazioni, di contestualizzarle e di creare connessioni originali rimane una prerogativa umana.
Attenzione all’hype!
La discussione si è poi spostata sull’hype che circonda l’IA, spesso alimentato da un marketing sensazionalistico che promette miracoli tecnologici. Alex e Simone invitano a mantenere un approccio critico e consapevole, senza sopravvalutare le capacità dell’IA né sottovalutarne i potenziali rischi.
L’IA nel settore legale: un terreno minato
Simone ha espresso particolare preoccupazione per l’uso indiscriminato dell’IA in ambiti delicati come il settore legale, dove la precisione, l’etica e la responsabilità sono fondamentali. L’IA può essere un valido strumento di supporto, ma non può sostituire il giudizio e l’esperienza di un professionista umano.
Il Festival della Canzone Artificiale: un esperimento di creatività “aumentata”
Il podcast si conclude con un invito a partecipare al Festival della Canzone Artificiale, un’iniziativa di Runtime Radio che esplora le potenzialità creative dell’IA nel campo musicale. Il Festival dimostra come l’IA possa essere un alleato prezioso per gli artisti, aiutandoli a esplorare nuove sonorità e a superare i blocchi creativi, senza sostituire la loro sensibilità e il loro talento.